Arte italiana, mille anni di storia: un libro, di Antonio Paolucci, per il turismo culturale.

25 marzo 2023. Fra i libri, sui beni culturali, é utile, per la promozione del “turismo culturale”, il volume, di Antonio Paolucci, “Arte Italiana, mille anni di storia” (Giunti Editore, Firenze-Milano, 2006-2022). Il libro (circa 350 pagine) racconta, anche attraverso molte fotografie interessanti, lo storia “dall’anno Mille ad oggi”. Come si cita nel retro di copertina: “é un percorso che si sviluppa seguendo, come filo narrativo, la nascita della lingua italiana attraverso l’architettura, la scultura e la pittura”. Il volume racconta le vicende delle persone nei loro ruoli di “committenti, artigiani, talenti e geni assoluti”. Un romanzo, visto il modo affascinante di scrivere di Antonio Paolucci, più che un manuale o un’antologia. Una “storia condivisa di passioni ed emozioni” che, nei luoghi mete di viaggiatori, andrebbero raccontate, in modo tradizionale o innovativo, per accompagnare, oserei direi “prendere per mano”, i turisti nei luoghi dei capolavori. L’ospitalità si eleva dalla consapevolezza diffusa su “ciò che abbiano vicino a noi” (fotografia, tratta dal sito Internet www.giunti.it, Sandro Botticelli, “Ritratto ideale di donna”, 1480-1485, Francoforte, Städel Museum).            

I valori della cucina italiana, con le “diversità bioculturali”, candidati a Patrimonio UNESCO.

24 marzo 2023. La cucina italiana, per gli aspetti valoriali “fra sostenibilità e diversità bioculturale”, sarà candidata a Patrimonio Mondiale UNESCO (nella Lista dei beni immateriali, secondo la Convenzione del 2003). La CNIU, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, cita la cucina italiana come “insieme di pratiche sociali, riti e gesti basati su saperi locali (con autenticità e integrità) e ampie diversità bioculturali”. La preparazione e il consumo dei cibi é “occasione sociale di condivisione”. Nelle motivazioni si indica, per la cucina italiana, la “quotidiana creatività” legata allo “stile di vita italiano” per cui siamo apprezzati nel mondo. Il riconoscimento si prospetta per l’anno 2025, attualmente sono 677 (in 140 Paesi) gli “elementi immateriali” patrimonio UNESCO (17 quelli italiani e la Cina già ne include 43). Il rapporto fra cucina (agroalimentare ed enogastronomia) e il turismo é essenziale. Infatti il 90% dei viaggiatori “pone attenzione” a esperienze legate al gusto; il 60% le ritiene “importanti per la scelta” della meta; il 15% le indica come “essenziali per la decisione” di fare una vacanza (fotografia tratta dal sito Internet www.cucinaitaliana.it).          

L’UNESCO pubblica le “linee guida” per l’armonia fra ambiente e nuovi impianti eolici.

23 marzo 2023. L’UNESCO ha pubblicato (www.unesco.org, da cui é tratto il foto-disegno) le “linee guida” per mitigare gli impatti ambientali, degli impianti di energia eolica, nei Siti Patrimonio Mondiale. Uno strumento ben utile, in molti paesaggi anche italiani, per coniugare l’energia rinnovabile con tutela, e valorizzazione turistica, dei luoghi. L’UNESCO cita che, fra le rinnovabili, “quella eolica è una delle più accessibili ed economiche”. Quindi bisogna supportare gli Stati, nella protezione dei Siti Patrimonio UNESCO, mentre avviene la transizione energetica, e guidarli a “soluzioni possibili” per i beni culturali, naturali e immateriali. É un atto importante, dell’UNESCO, considerando le dicotomie che i nuovi impianti creano nelle comunità locali. Nel 2022 l’Italia ha mantenuto il settimo posto, nella classifica del continente europeo, dove, per nuovi impianti eolici, sono primi: Germania, Svezia, Finlandia, Francia e Regno Unito. In Italia l’eolico copre “solo” il 6,5% (circa) della domanda elettrica complessiva. Siamo lontani dagli obiettivi 2030, anche per i lunghi tempi autorizzativi, in media attentati a circa 5-6 anni (molti per problemi “ormai prioritari”).   

Giornata mondiale dell’acqua: ridurre gli sprechi di un valore prezioso anche turistico.

22 marzo 2023. Oggi viene celebra la “Giornata mondiale dell’acqua” (World Water Day) istituita, dalle Nazioni Unite, nel 1992. L’acqua é una risorsa essenziale anche nel turismo, la sua qualità viene molto apprezzata dagli ospiti, serve per giardini, piscine, alimentare centri benessere, per i servizi ricettivi e le attività come il golf e lo sci. La quarta edizione del rapporto sul “Valore dell’acqua” (The European House, Ambrosetti) riporta che solo il 30% degli italiani “consuma acqua del rubinetto” malgrado l’85% sia “prelevata da fonti sotterranee” (con sicurezza e qualità). Dopo un 2022 complicato, vista la siccità, il cambiamento climatico viene percepito dagli italiani solo come il “terzo problema grave” (dopo sanitá e occupazione). Il 72% degli italiani “non soppesa bene” la necessità di evitare sprechi di acqua (consumiamo oltre 220 litri, pro capite, al giorno) e “sei comuni su dieci” disperdono, a causa di reti non adeguate, il 35% dell’acqua (2022). Secondo 9 italiani su 10 bisogna potenziare questi temi nei programmi scolastici. Foto, www.ansa.it, il “parco degli acquedotti a Roma”.   

Le Galleria degli Uffizi fra i 20 musei migliori del mondo: 4 milioni i visitatori nel 2022.

22 marzo 2023. Le Gallerie degli Uffizi sono state inserite fra i 20 musei migliori del mondo (primo in Italia) dal sito American Art Awards (www.americanartawards.com). Fra i criteri di selezioni la reputazione, le mostre organizzate, i programmi socio-educativi, gli artisti proposti e il numero dei visitatori. Per l’American Art Awards é il museo d’Italia più visitato, grande e conosciuto al mondo. Vi sono esposte collezioni di opere inestimabili, in particolare del periodo del Rinascimento italiano. Sono stati 4 milioni i visitatori, alle Gallerie degli Uffizi, nel 2022: “solo” 300.000 in meno del massimo storico (4,4 milioni) raggiunto nel 2019, prima della Pandemia. L’anno 2022 é stato, comunque, il “più importante per incassi” con il massimo storico attestato a circa 35 milioni € (anche grazie alle mostre organizzate all’estero). Un risultato importante, per la promozione del turismo culturale, anche citando i 5.000, fra musei e aree archeologiche, che possono, oltre ai grandi poli museali, sviluppare un’offerta per viaggiatori verso itinerari unici da scoprire (foto da www.uffizi.it).

Assisi si candida, a Capitale italiana della cultura 2025, con il titolo: “Creature e creatori”.

21 marzo 2023. Io sostengo Assisi “Capitale Italiana della Cultura 2025” (Claudio Ricci, Sindaco di Assisi dal 2006 al 2015). É un luogo dove “si arriva sempre per la prima volta e non si parte mai”. Una culla di “pietre vive” che, “lungo il tempo della storia”, ha accolto l’armonia fra l’umanesimo francescano, i paesaggi autentici, integri e con un’anima culturale da cui si eleva l’arte pittorica europea. Un luogo senza confini, aperto al dialogo, per la dignità e con il senso della comunità. Assisi fra “creature e creatori”, come recita la candidatura, che negli ultimi venticinque anni, dopo il sisma e sino ad oggi, ha ridato vita a beni e spazi, culturali e naturali, con riqualificazioni urbane e servizi che, per il 2025, potranno accogliere le “diversità culturali”, in dialogo creativo, fra antichi valori e contenuti social multimediali. Poi al tramonto, quando la luce si declina nell’oro filosofale e il rosa, si percepisce “il riflesso in terra dell’energia celeste”. É l’immateriale che si cristallizza in economia sostenibile per l’Italia, il paese più sognato nel mondo. Buon futuro Assisi e buon cammino a tutti i luoghi, umbri e italiani, che, per questa candidatura, hanno elaborato modelli utili, di tutela e valorizzazione, per il nostro Paese (foto tratta dal sito Internet www.comune.assisi.pg.it).

Giornate FAI di Primavera 2023: 750 tesori d’arte e natura da scoprire in 400 città d’Italia.

20 marzo 2023. Il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano (dal 1975), “tutela e valorizza il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano” attraverso ben 131 Delegazioni, 107 Gruppi FAI, 93 Gruppi FAI Giovani, 8 Gruppi FAI Ponte tra culture e i tanti volontari. Sono ben 15.000 gli “apprendisti ciceroni”, studenti formati dai docenti, per accompagnare i visitatori nei luoghi aperti dal FAI. Nei giorni di sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si svolgerà la 31ª edizione delle “Giornate FAI di Primavera”, per scoprire 750 tesori d’arte e natura, in 400 cittá d’Italia, la maggior parte dei quali “solitamente inaccessibili o poco conosciuti”. Come cita il FAI (www.fondoambiente.it, da cui é tratta la fotografia) il “ventaglio dei luoghi inediti é ampio e spesso li troviamo vicino a noi”: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei, le aree archeologiche, archeologie industriali, collezioni, biblioteche, edifici civili e militari, laboratori artigianali, parchi, giardini e borghi. Le Giornate FAI uniscono l’Italia in un cammino di consapevolezza, sul patrimonio culturale e naturale, con armonia fra viaggiatori e residenti nei luoghi (verso un turismo più autentico fabbrica di ricordi utili).

Turistico invernale sulla neve: in Italia, nei primi tre mesi del 2023, superati i dati 2019.

18 marzo 2023. Gli italiani “ritornano sulla neve”, dopo la Pandemia, questo é ciò che emerge nei primi tre mesi del 2023 (dati www.federalberghi.it). Solo pochi sciatori (3,5%) hanno scelto luoghi esteri. L’indotto economico in Italia é 9,6 Miliardi € con 12 milioni di italiani che trascorreranno una vacanza, sulla neve, fra gennaio e marzo del 2023. Le regioni più frequentate sono la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige, seguite da Piemonte, Lombardia e Abruzzo. La spesa media per turista, sostenuta per la settimana bianca, comprensiva di trasporti, ricettività, ristorazione e servizi, è di circa 750 €. I viaggiatori prenotano contattando la struttura ricettiva direttamente e il 33% lo fa attraverso il sito Internet. É molto interessante rilevare che, secondo Federalberghi, la scelta della località sciistica avviene per la sua bellezza naturale (50% circa) e le caratteristiche che la rendono “meta ideale per il riposo” (21% circa). Infatti le principali attività svolte, durante la vacanza invernale in montagna, sono quelle sportive, il riposo e le passeggiate. Un inizio 2023 positivo che, per il turismo sciistico di montagna, già fa superare dati del 2019 (foto da www.vanityfair.it).

Giornata mondiale della poesia: i circa 30 parchi letterari italiani per il turismo culturale.

17 marzo 2023. Come ogni anno, il prossimo 21 marzo, si celebra la “giornata mondiale della poesia”, istituita nel 1999 dall’UNESCO, per promuovere una forma espressiva “essenza di bellezza per l’interiorità delle persone” e per il dialogo fra “storici autori”, lettori e diverse lingue ed identità. I parchi letterari (www.parchiletterari.com, da cui é tratta la fotografia) promuovono la giornata della poesia con iniziative che bene integrano i temi di viaggio, letteratura, ambiente e la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO (www.unesco.it) li tratteggia come “luoghi caratterizzati da valori ambientali dove le comunità locali accoglienti sanno promuovere tutte le emozioni creative che hanno ispirato gli autori e le loro opere”. Sono circa 30 i parchi letterari italiani con itinerari fa cultura, memoria e ampie potenzialità di sviluppo del “turismo culturale”. Il lettore viene sollecitato a diventare viaggiatore, andando oltre il panorama, per poter “scorgere l’anima dei luoghi” ed apprezzare “valori immateriali autentici”. Sono turismi per chi cerca mete come “isole felici e sicure”. 

L’Italia “celebra” il suo paesaggio: un valore fatto da 37 tipologie e 290 ambienti diversi.

14 marzo 2023. L’Italia, fra i “tanti tesori”, include quello del paesaggio con valori culturali, naturali e immateriali (da cui si eleva quasi un’anima). Dal 2016 é stata istituita la giornata del paesaggio, che si “celebra ogni anno” il 14 marzo, per riscoprire luoghi, buone pratiche per la tutela e assegnare il “premio nazionale del paesaggio”, correlato a “esemplarità per lo sviluppo sostenibile, partecipazione e  sensibilizzazione”. Il paesaggio é una risorsa essenziale (che si caratterizza con molte diversità) per l’armonia fra persone e ambiente, la coesione sociale, uno sviluppo equilibrato e un turismo autentico più umanistico. Secondo ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sono ben 37 i tipi di paesaggio con 290 ambienti naturali per piante e animali. Dal 1992 l’UNESCO (Agenzia delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) ha ben inserito nella “Lista dei Siti Patrimonio Mondiale” anche molti “paesaggi culturali” e, nel 2011, ha definito le linee guida sul “paesaggio storico urbano” verso l’equilibrio tra “lo sviluppo urbano, la qualità della vita e un ambiente sostenibile” (foto disegno tratto dal sito Internet www.cultura.gov.it). Il Ministero della Cultura, fra i 70 progetti candidati (da 18 regioni italiane), ha selezionato gli Orti Generali (impresa sociale) in Piemonte che, da vincitore del “premio nazionale del paesaggio”, parteciperà al premio europeo (2022-2023) del Consiglio d’Europa.